Buongiorno e buon anno. Leggo in continuazione news su batterie sempre più performanti ed efficienti, l’ultima è quella di Tesla che monterà una batteria che le raddoppia praticamente l’efficienza ( batteria prodotta da Our Next Energy ).
Da un punto di vista tecnologico voi come vi posizionate rispetto alla concorrenza?
Per quanto riguarda invece l’approvvigionamento dei materiali pensate di riuscire a farvi dare un canale preferenziale per poter rispettare l’ormai prossimo nuovo piano industriale o potreste avere delle difficoltà?
Che percentuale di materiali riuscite a ricavare dal riciclo delle batterie? Cobat ha ad esempio un ottimo sistema di riciclo ma è stata da poco acquisita da Innovatec.
Avete intenzione di crescere solo per vie interne in questa fase ( visto le ingenti risorse che stanno per arrivarvi ) o pensate anche a eventuali M&A?
Buongiorno,
la nostra tecnologia per la cella, in particolare per il catodo, da sempre, è l’LFP (Litio-ferro fosfato) che, rispetto ai materiali cobalt-nickel-based, è meno inquinante (oltre che estratto in modo più sostenibile) e più facilmente reperibile. Per l’anodo, come gran parte dei player, utilizziamo la grafite. Rispetto alle applicazioni cobalto-nickel, l’LFP coniuga buone prestazioni a maggiore sicurezza e stabilità nel tempo. Ad oggi molti grossi players che avevano scelto la chimica cobalto, per presunte migliori performance, stanno ritornando sull’LFP.
In aggiunta, rispetto a gran parte del mercato, realizziamo gli elettrodi con un processo water-based, utilizzando soluzioni acquose in alternativa ai solventi chimici, generando un minor impatto ambientale. Stiamo sviluppando nuove chimiche, come ad esempio l’utilizzo del silicio come materiale anodico (che permetterebbe minori tempi di ricarica della batteria) e un blend di materiale catodico (con l’aggiunta del manganesio nella soluzione litio-ferro-fosfato) che genererebbe un incremento della densità energetica. Infine stiamo studiando le soluzioni all-solid-state ma siamo ancora in una fase di ricerca e sviluppo.
Al momento abbiamo vari fornitori di materie prime e componenti. la size di Teverola 1 è modesta e non necessita (ancora) di particolari canali di fornitura.
Per quanto riguarda il recupero dei materiali dalle batterie litio-ione a fine vita, il nostro obiettivo è recuperare circa l’80% della massa attiva. Come è noto, la nostra expertise sul riciclo è rilevante, in quanto nasciamo come società di ingegneria attiva nella progettazione e costruzione di impianti per il riciclo di batterie al piombo a fine vita e, attualmente, recuperiamo gran parte della plastica e del piombo dalle batterie. L’obiettivo sarà quello di replicare tale modello virtuoso nel segmento litio.
Infine, il nostro piano prevede una crescita per linee interne attraverso programmi di investimento interamente finanziati. Sapremo certamente cogliere eventuali opportunità di M&A nei nostri settori di interesse.